Kaiser-Wilhelm- und Ratsgymnasium: Incontro a Montepulciano 

 

La consigliera del Comites di Hannover, Sig.ra Dott.ssa Assunta Verrone, referente della Commissione Culturadel Comites di Hannover, ha accompagnato, nella tarda primavera del 2006 un gruppo di allievi d'italiano del Kaiser- Wilhelm e del  Ratsgymnasium (Hannover), in uno scambio a Montepulciano con il Liceo Bellarmino.
L'incontro è stato significativo non soltanto dal punto di vista scolastico e per questo ha ritenuto opportuno mandarci un piccolo resoconto di questa visita.

Il Presidente

Dott. Giuseppe Scigliano


Abbiamo ritrovato lì una cultura umanista viva e vissuta, che altrove nel mondo è soltanto relegata nei libri di storia. In  paesi come la Germania la storia a scuola non viene neppure letta... Chi ha mai sentito parlare degli umanisti: Aragazzi,  Bellarmino, Agnolo Ambrogini (detto il Poliziano), Enea Silvio Piccolomini (Pio II)? Noi li abbiamo incontrati, nonostante secoli ci dividano. Li abbiamo incontrati, non  perché ne abbiamo visitato opere e tombe, ma perché persone di oggi ce li hanno presentati, persone che condividono con noi i problemi odierni ed hanno il tempo, la voglia, l'amore, la passione di rendere attuale la storia della loro terra. Montepulciano, come molti paesi della zona,
accoglie i turisti con monumenti aperti e senza biglietti d'ingresso e con prove di vino e di altri prodotti tipici, completamente gratuiti.
L'ospitalità è una nota tipica e neppure irrazionale di una zona in cui si può gustare il vino più nobile e caro che abbia mai visto. Sorprende anche incontrare tanti giovani in questa regione, mentre nel resto
d'Italia si sa che la crescita demografica zero ci confronta con quadri urbani in cui manca gioventù. Nel centro storico ci sono molte case vuote, non abitate per i prezzi altissimi d'affitto e d'acquisto. La città si popola soltanto di giorno. I poliziani abitano in periferia, in case nuove e purtroppo costruite secondo criteri di costruzione ormai uniformi in tutto il mondo, mentre proprio lì, tra "le crete" si
potrebbero costruire case a graticcio con l'impiego dell'argilla del luogo. Hannover, anche grazie all'Expo, potrebbe veramente cooperare ad uno scambio di tecnologie nel settore dell'edilizia alternativa. Anche le Terme di Bagno Vignoni sono a ingresso libero, ci si può andare anche di sera e al chiaror di luna bagnarsi nell'acqua calda insieme alla famiglia. In Germania troveremmo non soltanto biglietti d'ingresso ma anche orari d'apertura e di chiusura.
Pienza ci ha colpiti positivamente: essere stati in una delle rarissime "città ideali" veramente realizzate nella storia dell'umanità, dà da pensare sul ruolo dell'arte e dell'artista oggi. Nella storia di Pienza
si intrecciano idee filosofiche, interventi, e contributi italiani e tedeschi. E' stata fatta costruire dal papa Pio II sul suo borgo natale, quasi a dare uno schiaffo morale a Firenze che aveva esiliato la sua
famiglia. Nel progetto del Duomo vengono realizzati non soltanto i progetti dell'Alberti, ma anche il concetto di luce del Cusano, segretario del papa. La città ideale di Pienza costò al papa ben cinque
volte in più del previsto e forse gli impedì così di organizzare l'ultima delle crociate. Che la piazza del Duomo funzioni come un calendario l'ha scoperto uno storico dell'arte tedesco: Jan Pieper in
decenni di ricerche con mongolfiere e misurazioni sul luogo. Chi ha voglia di leggerne di più, può procurarsi il libro: FABIO PELLEGRINI, Pienza il sogno dell'umanista, _Guida per i viaggiatori sentimentali,_ Ed. donchisciotte, 1995.
I viaggi a Firenze e a Siena ci hanno confrontato con una realtà troppo commercializzata e che d'altra parte offre prodotti di un'economia globalizzata. I troppi biglietti d'ingresso da pagare per visitare anche le chiese, fanno pensare: era questo lo spirito con cui ha dipinto il Beato Angelico? e così dicendo. Nel Duomo di Siena non conviene proprio entrare, perché i pavimenti sono coperti da pannelli, è meglio comprare direttamente la guida al Duomo. E città come Siena e Firenze richiedono
cifre enormi a chi vi accede in pullman, piccolo o grande non conta, il pedaggio è lo stesso. Mentre le ferrovie stanno quasi per essere soppresse in alcuni tratti. Soltanto chi ci arriva in aereo è avvantaggiato. Purtroppo questo modo di gestire l'arte sorprende, perché non è lungimirante, non lascia un buon ricordo nei turisti.        
Dott.ssa Assunta Verrone